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Lampedusa ha registrato due nuovi sbarchi con 245 migranti. Attualmente, l’hotspot ospita 935 persone. È previsto il trasferimento di 265 migranti a Porto Empedocle. I soccorsi, effettuati dalla guardia costiera, hanno coinvolto bengalesi, pakistani ed altri
Lampedusa continua a rappresentare un punto cruciale per il flusso migratorio nel Mediterraneo. Nelle ultime ore, si sono registrati due nuovi sbarchi, portando a un totale di 245 migranti, il che ha fatto salire il numero complessivo di ospiti nell’hotspot a 935 unità. La situazione sta diventando sempre più complessa, tanto che è già stato disposto il trasferimento di 265 persone, che saranno imbarcate su un traghetto di linea per Porto Empedocle.
I soccorsi e le testimonianze
La motovedetta Cp319 della Guardia Costiera ha effettuato i soccorsi nei confronti di due barconi, uno con 124 migranti e l’altro con 121. A bordo di questi natanti si trovavano cittadini di diverse nazionalità, tra cui bengalesi, pakistani, egiziani, etiopi, sudanesi, somali e nigeriani. Le testimonianze raccolte dai soccorritori rivelano che i migranti erano partiti dalle spiagge di Surman e Zawya in Libia, pagando cifre considerevoli per il viaggio, che variano dai 3.500 agli 11.000 euro per ogni bengalese. Questi costi esorbitanti riflettono non solo la disperazione di chi cerca una vita migliore, ma anche il potere dei trafficanti che sfruttano la vulnerabilità di queste persone.
Un dramma umano in corso
Il giorno precedente, l’isola aveva già registrato sei sbarchi, con un totale di 398 persone, fra cui un tunisino, l’unico superstite di un naufragio avvenuto presumibilmente nei pressi di Cala Francese. Questo episodio ha messo in evidenza non solo il dramma umano legato alla migrazione, ma anche le sfide che le autorità italiane devono affrontare nell’accoglienza e nella gestione di un numero crescente di arrivi.
La risposta delle autorità e delle istituzioni
I dati dei flussi migratori continuano a indicare una situazione in evoluzione, con le autorità locali che si trovano a dover gestire risorse limitate in un contesto di emergenza sempre più pressante. Le istituzioni europee sono chiamate a rispondere a questa crisi umanitaria, riflettendo su politiche più efficaci e umane per affrontare il fenomeno migratorio, che non mostra segni di rallentamento. La questione dei migranti a Lampedusa rimane, dunque, un tema caldo e di grande attualità, richiedendo attenzione e interventi tempestivi per garantire la sicurezza e i diritti di chi arriva sulle nostre coste.