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Il numero di migranti venezuelani senza documenti arrestati al confine con gli Stati Uniti è crollato a marzo rispetto a febbraio. Dall’inizio dell’amministrazione di Donald Trump, le espulsioni sono aumentate, con oltre 750.000 casi aperti negli Stati Uniti
Il crollo dei migranti venezuelani arrestati al confine con gli Stati Uniti rappresenta un cambiamento significativo nel panorama della migrazione. Nel mese di marzo 2025, il numero di migranti venezuelani senza documenti arrestati è sceso rispetto ai 350 arresti di febbraio. Questo dato segna una diminuzione drastica rispetto ai numeri allarmanti registrati nei mesi precedenti, dove il bimestre da dicembre 2024 a gennaio 2025 aveva visto ben 31.503 arresti.
In particolare, i picchi di 11.937 arresti a gennaio e 19.566 a dicembre 2024 evidenziano una situazione critica. Tuttavia, il recente bimestre di febbraio-marzo ha visto solo 722 arresti, suggerendo un cambiamento notevole. Questo crollo coincide con l’entrata in carica dell’amministrazione Trump, che ha implementato una politica rigorosa di espulsione dei migranti venezuelani, estendendo le deportazioni a nazioni terze come El Salvador.
Le autorità statunitensi, secondo i dati forniti dalla piattaforma TRAC della Syracuse University, stanno affrontando oltre 750.000 casi di venezuelani che potrebbero essere espulsi. Molti di questi migranti si trovano attualmente in fase di appello, mentre le agenzie federali sono impegnate a gestire la crescente pressione sulla frontiera. È importante notare che, fino a poco tempo fa, i venezuelani erano la nazionalità con il maggior numero di arresti al confine, subito dopo i messicani.
Negli ultimi tre anni fiscali, dal 1 ottobre 2021 al 30 settembre 2024, la Pattuglia di Frontiera ha registrato un totale di 837.930 arresti di migranti venezuelani. Questo trend crescente ha sollevato preoccupazioni non solo per la situazione umanitaria in Venezuela, ma anche per le politiche migratorie statunitensi, ora in fase di revisione sotto la nuova amministrazione. La diminuzione degli arresti potrebbe suggerire un cambiamento nella strategia migratoria o una conseguenza delle politiche più severe attuate negli ultimi mesi.
In conclusione, il crollo degli arresti di migranti venezuelani al confine con gli Stati Uniti rappresenta un fenomeno complesso, influenzato da diversi fattori, tra cui le nuove politiche migratorie e la situazione interna del Venezuela. La continuazione di questo trend sarà cruciale per comprendere l’evoluzione della migrazione in futuro.