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La Tunisia ha affermato che non sarà una meta per i migranti irregolari dall’Africa subsahariana in cerca di una via verso l’Europa. Il ministro dell’Interno Khaled Nouri ha annunciato un piano con l’esercito per rafforzare la sicurezza alle frontiere e combattere il narcotraffico
Il recente intervento del ministro dell’Interno tunisino, Khaled Nouri, in Parlamento ha messo in evidenza la determinazione del governo tunisino a non essere considerato una meta per i migranti irregolari. Nouri ha affermato chiaramente che “La Tunisia non sarà mai una destinazione per i migranti irregolari provenienti dall’Africa subsahariana che desiderano raggiungere le coste europee“. Questa dichiarazione sottolinea un impegno fermo da parte del governo nel contrastare l’immigrazione illegale e nel proteggere la sicurezza nazionale.
Piano strategico per la sicurezza
Il ministro ha rivelato che il ministero dell’Interno ha elaborato un piano strategico in collaborazione con le forze armate, mirato a rafforzare la sicurezza lungo le frontiere terrestri e marittime. Questo piano non si limita a prevenire l’immigrazione clandestina, ma include anche misure per combattere le reti di narcotraffico e altre attività illecite che minacciano la stabilità del Paese. L’obiettivo principale è garantire il controllo totale dei confini, un aspetto cruciale per la sicurezza nazionale.
La Tunisia come punto di transito
Situata in una posizione strategica nel Mediterraneo, la Tunisia è spesso vista come un punto di transito per i migranti diretti verso l’Europa. Tuttavia, il governo tunisino sta cercando di dissuadere questi flussi migratori, promuovendo una narrazione di rigore e impegno nel contrastare l’immigrazione illegale. Nouri ha messo in evidenza che la Tunisia non può e non deve essere considerata una meta per chi cerca di fuggire da situazioni di crisi nei propri Paesi, sottolineando l’importanza di affrontare le cause profonde della migrazione.
Sfide politiche e sociali
Questo approccio si inserisce in un contesto più ampio di incertezze politiche e sociali nella regione, dove le questioni migratorie stanno diventando sempre più complesse. La Tunisia affronta anche sfide economiche significative, e la gestione della migrazione è solo uno degli aspetti critici che richiedono attenzione. Con l’implementazione di queste misure, il governo tunisino spera di stabilire un controllo più rigoroso sui flussi migratori, mentre si prepara a presentare una nuova immagine del Paese, lontana da quella di hub per migranti.